venerdì 10 febbraio 2012

QI GONG - Una questione di buon senso



Testo è tratto dal libro di Georges CHARLES "QI GONG ed Energia Vitale - Pratiche Taoiste di Lunga Vita" - Ed. Pendragon - Bologna; traduzione a cura di TaoYinItalia.


 Se un giorno un principe chiese a Confucio (Kongzi) che cosa avrebbe fatto in primo luogo se ne avesse avuto il potere. Confucio gli rispose con due sole parole:


"Zheng Ming", che significa letteralmente "rettificazione (Zheng) dei nomi (Ming)". Di solito l’espressione si traduce in modo più letterario con: "Ridarei alle parole il giusto significato" (o a ogni parola il suo valore). Ma se cerchiamo su un dizionario classico di cinese troviamo un significato particolare per queste parole quando ricorrono assieme: "Buon senso".

 
Zheng Ming è semplicemente il buon senso

 

. Conviene dunque evitare un controsenso che sarebbe contrario al buon senso. Una questione di definizione e buon senso.

"Qigong"
è un termine generico recente che designa un insieme di pratiche di benessere, salute, risveglio e realizzazione personali. Tutti insieme, in parte o uno per volta. Può dunque spaziare dalla ginnastica dolce praticata semplicemente per sentirsi bene a una pratica di meditazione che utilizza il movimento, il soffio, le visualizzazioni fino a forme molto avanzate di alchimia interna (Nei Dan Gong).


"Qigong"
Può dunque essere tradotto semplicemente con "lavoro (Gong) del soffio (Qi)", ma anche con "pratica energetica", energia, intesa in questo caso come energia vitale che anima le cose e gli esseri. Seguendo questo livello di lettura "Qi" può essere tradotto con vapore, aria, soffio, energia, principio vitale, "ciò che anima ogni cosa". È dunque un concetto molto semplice e contemporaneamente molto ampio.

Ma, in realtà, proprio per questa ragione, il termine

"Qigong" si usa raramente da solo.

Come per il termine

"Gongfu" o "Kung-Fu" è di norma seguito o preceduto da una parola che permette di precisarne il significato. Gongfu significa "competenza, saper fare" in un dominio da precisare volta per volta.

Il Gongfu Wushu è dunque specificamente

"la competenza nell’arte del coraggio" che si traduce a torto con "arte marziale". Daoyin Qigong è così "il lavoro energetico in ciò che agevola la Via" e implica un legame con la filosofia del Tao.




Neidan Qigong rappresenta il

"lavoro energetico del Cinabro Interno" dunque una prospettiva di tipo alchemico. È dunque possibile distinguere numerose tendenze, ognuna a sua volta ripartita in diverse scuole. Una classificazione dei Qigong più importanti, tenendo conto del fatto che spesso appaiono mescolati tra loro, potrebbe essere la seguente:


 Qigong di origine taoista, o che intrattengono qualche tipo di rapporto con la filosofia del Tao;
 Qigong di origine buddista che, in Cina, sono legate al Chan;
 Qigong di origine confuciana che spesso si ritrovano nei rituali come il saluto;
 Qigong di origine "marziale" che hanno lo scopo di rinforzare il corpo e di proteggerlo;
 Qigong di origine medica ancora prescritti nelle pratiche terapeutiche;
 Qigong di origine familiare che si trasmettono all’interno dei clan o delle famiglie;
 Qigong di origine sintetica concepito recentemente per fini pedagogici;
 Qigong di origine esterna alla Cina e che sono spesso nuove creazioni (ginnastica svedese del Ling).


Si pensi, per esempio, che dopo la dinastia Ming, un importante movimento filosofico (Xin Xue: la Scuola del Cuore), definito erroneamente "neo-Confucianesimo", di cui Wang Yang Ming fu un emerito rappresentante, sosteneva già il



"San Jiao He Yi" (Tre Insegnamenti in Uno), auspicava cioè che taoismo, Buddismo e Confucianesimo fossero riuniti nelle stesse pratiche.


In effetti, ai nostri giorni, queste diverse correnti coabitano molto bene e ciò fa ben sperare in una pratica di benessere (nel breve termine), che permetta di mantenersi in salute (nel medio termine) e che, infine, possa condurre a un allungamento della vita (nel lungo termine) conservando la vivacità del corpo e dello spirito per raggiungere una forma di risveglio. Questi diversi obiettivi non sono incompatibili.


L’immortalità verrà più tardi…

L’antica denominazione classica di Qigong era

"Yang Sheng Fa", letteralmente "le regole o i metodi (Fa) che sostengono o nutrono (Yang) la vita (Sheng)".



I metodi che sostengono la vita. Nello spirito dei vecchi saggi cinesi questi metodi che sostengono la vita permetterebbero dunque di opporsi o di ritardare il processo di morte. Sostenere la vita vuol dire ritardare la morte vivendo bene e a lungo.
Ora, in Occidente, attualmente, sui piani legale e medico, la morte è l’istantanea o progressiva cessazione del movimento, del soffio, della circolazione, dell’attività cerebrale. Da sempre lo Yang Sheng Fa, e dunque il Qigong, è basato sul mantenimento del movimento (Yang Xing), del soffio (Yang Qi), della circolazione (Yang Jing) e dello Spirito (Yang Shen), corrispondendo queste fasi a diverse tappe della pratica.

 Lavoro di postura e di movimento, dunque di cambiamenti di postura;
 Lavoro della respirazione, poi del soffio, se non dell’energia (Qi);
 Lavoro della circolazione del sangue, dell’essenza, del principio energetico essenziale (Jing);
 Lavoro dello Spirito attraverso la memorizzazione di visualizzazioni e l’immaginazione (Xiang).


Queste tappe sono collegate tra loro da una pratica di meditazione.
Per poter raggiungere

"un’altra cosa ancora" (Hua). Classicamente, non viene mai precisato che cos’è questa "altra cosa", assimilata a una trasmutazione. Allora ciò che è grossolano si trasforma in qualcosa di molto sottile. Laozi spiega: "il grossolano è la radice del sottile".




Ne deriva che il Qigong può essere, volta per volta, molto
"terra terra" o molto "filosofico", quasi nel senso di alchemico.


Si parte da cose assolutamente semplici come sedersi, alzarsi, salutarsi, per scoprire poco a poco il modo di trasformarsi rimanendo svegli. Se non si comprende (com- prendere: prendere in sé) ciò che è sottile in ciò che è grossolano si rischia di limitarsi a ciò che grossolano in ciò che è sottile.

Un gesto può essere molto sottile e un pensiero può essere molto grossolano.

Talvolta il fatto di rendere sottile il gesto permette di affinare lo spirito mentre il contrario non è necessariamente vero.
Come nello Yijing sarebbe meglio cominciare dalla cosa più semplice, il monogramma composto da un solo tratto, per arrivare alla cosa più complessa, l’esagramma, composto da sei tratti. Se non si comprende bene o si travisa ciò che realmente corrisponde allo Yin e allo Yang, sarà difficile definire il valore di un esagramma.
Come comprendere un concatenamento complesso senza conoscere le basi del movimento e della respirazione? Come comprendere i principi se non si conoscono le regole?
Molti testi classici o grandi autori classici come Liji (o Libro dei riti), Zhuangzi, Liezi, Neijing Suwen (Trattato di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo) spiegano letteralmente che

"lo Yang sale, lo Yin scende".

Ciò viene inteso in Occidente come :

"Lo Yang è in alto, lo Yin è in basso".

Ma tra salire ed essere in alto o scendere ed essere in basso esiste una differenza considerevole. Se lo Yang sale è perché originariamente (radice) era in basso. Se lo Yin scende è perché originariamente (radice) era in alto.


"classici" distinguono dunque tre stati:

 l’origine (radice),
 il movimento (evoluzione),
 la conseguenza (preparazione al cambiamento).
 

Ma quando si tratta di movimento (Dong) o di trasformazione (Yi) gli occidentali, come i turisti, di solito fanno una foto. Il classico dice



: "Lo Yang sale"; loro fanno una foto e constatano, dopo e basandosi sulla foto, che lo Yang è in alto. Dunque, per la logica occidentale, lo Yin deve essere in basso.

Così si è detto tutto e non si è fatto nulla. O lo si è fatto in controsenso.
Ma, nel tempo, anche i cinesi si sono occidentalizzati e propongono a loro volta pratiche per turisti in cui lo Yang è in alto e lo Yin è in basso. Normale. E tutto va bene solo nel migliore dei mondi.
Io qui vi propongo, al contrario, una versione meno turistica e più classica di una pratica

di "sostenimento della vita" legata alla filosofia del Tao e del Lingbaoming, ma nello stesso tempo influenzata dai principi sviluppati da Wang Yang Ming, precursore di Wang Tse Ming, della corrente della "Purezza del cuore" (Xin Xue); questa pratica è quella che insegno nell’Ecole du Poing des Trois Harmonies (San Yiquan) da più di trent’anni, e che viene insegnata presso l’Associazione Taoyinitalia da istruttori da me formati.
  

Georges Charles - La Bâtarderie, Normandia, 27 luglio 2007

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