mercoledì 28 settembre 2011

Qi Gong - Principali effetti benefici

Il Qi Gong è la migliore arte antica in grado di potenziare le difese immunitarie dell’organismo, altamente preventiva contro le malattie.
Nelle aziende in cui sia impiegati che operai praticano  abitudinariamente almeno mezz’ora di esercizi di Qigong ogni giorno, semplicemente in piedi nell’ ufficio stesso e con la finestra aperta, è stato riscontrato dopo un anno circa di pratica assidua, un aumento del rendimento e della produttività nei soggetti e soprattutto vi sono state rarissime assenze per causa di malattia.

SISTEMA NERVOSO
Dagli sviluppi più recenti della neuro-fisiologia ed in particolare attraverso lo studio del sistema nervoso centrale, è sempre più chiara l’importanza del ruolo che quest’ultimo gioca nell’economia dell’organismo umano.
Sappiamo che il sistema nervoso, in particolare il cervello, rappresenta il centro che governa e regola in senso funzionale ed organico tutti gli altri distretti del corpo; attraverso la complessa funzione integrata del sistema nervoso (riflessi condizionati e non), l’uomo può adattarsi all’ambiente e trasformarlo a proprio vantaggio e allo stesso tempo riadegua le attività di tutti i propri sistemi ed organi. Pertanto qualsiasi esercizio fisico che migliori la complessa funzione del sistema nervoso centrale è salutare per l’intero organismo, questa è in sintesi l’azione esercitata dal Qigong . Nell’esecuzione  si richiede che il praticante sia rilassato, concentrato e capace di dirigere la sua completa attenzione su qualsiasi parte del proprio corpo, la qual cosa è già di per sé un’ottima disciplina per la mente. Inoltre il movimento degli occhi, delle braccia, del busto e delle gambe devono essere armoniosi, senza dissonanze o interruzioni, improvvise.
A causa della complessità di alcuni movimenti, è necessario possedere un appropriato controllo del corpo ed un adeguato senso dell’equilibrio, requisiti che si possono ottenere soltanto attraverso un’intensa attività cerebrale, ciò attiva di conseguenza in misura elevata i meccanismi ed i processi fisiologici del sistema nervoso centrale e di tutti gli altri sistemi ed apparati dell’organismo.
Negli esercizi di Qigong la sperimentazione ha dimostrato che lo stato d’animo in cui si deve predisporre il praticante, persino prima di cominciare l’esercizio, può già di per sé influenzare il chimismo del sangue, il processo dinamico della circolazione, gli scambi respiratori.
Uno spirito sereno nel corso di un esercizio riveste maggiore importanza per i pazienti affetti da malattie croniche, poiché non solo riattiva sotto ogni aspetto i meccanismi fisiologici, ma contribuisce ad eliminare gli stati d’animo negativi spesso abbinati a queste malattie.

APPARATO CARDIOVASCOLARE E RESPIRATORIO

Gli effetti del Qi Gong sul sistema cardiovascolare sono strettamente legati alla sua azione sul sistema nervoso.
I movimenti attivano i muscoli e le articolazioni e danno origine ad una respirazione ritmica che coinvolge soprattutto il diaframma, stimola la circolazione del sangue e della linfa e riduce la stasi sanguigna.
Com’è noto, contrarre e rilassare sistematicamente tutti i muscoli scheletrici promuove la circolazione venosa, assicurando il ritorno del sangue venoso e quindi una pressione adeguata nell’atrio destro.
Anche la respirazione regolare favorisce la circolazione dal momento che, all’aumentare del volume toracico durante l’inspirazione, aumenta parallelamente la pressione interna negativa, che a sua volta riduce la pressione nelle vene cave superiore ed inferiore, accelerando il ritorno del sangue venoso al cuore.
Con il rilassamento graduale del torace, i movimenti diventano armoniosi e ben coordinati con il ritmo respiratorio, la respirazione stessa, resa più agevole e naturale, è in grado di esplicare pienamente le sue funzioni, e come risultato si ha il miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica.
I movimenti regolari del diaframma e dei muscoli mantengono una fluttuazione costante della pressione addominale: quando essa aumenta, si ha una compressione delle pareti venose e il sangue viene spinto con maggior vigore nell’atrio destro; per contro, quando la pressione si riduce, il sangue refluisce verso l’addome.
In questo modo, la respirazione ritmica dell’esercizio migliora la circolazione sanguigna nel suo complesso e il nutrimento del muscolo cardiaco in particolare.
In aggiunta, i movimenti del diaframma producono un massaggio costante del fegato, che contribuisce a risolvere il “sangue stagnante nel fegato” e migliora la funzionalità epatica.
Per tali motivi la pratica regolare del Qi Gong costituisce una valida misura terapeutica contro molti tipi di cardiopatie e contro l’arteriosclerosi, inoltre esso promuove la funzione regolatrice del sistema nervoso centrale, migliora la coordinazione tra i vari organi del corpo umano, determina un aumento del tono vagale, assicura un adeguato apporto di sangue e d’ossigeno ai tessuti e facilita il metabolismo delle varie sostanze.
La respirazione lenta e profonda e l’impegno dei muscoli addominali durante la pratica non solo aumentano la ventilazione polmonare, ma attraverso le variazioni ritmiche della pressione endoaddominale, accelerano il flusso sanguigno e gli scambi gassosi all’interno degli alveoli polmonari, quindi intervengono attivamente nel preservare la vitalità.

METABOLISMO BASALE

Non è ancora disponibile un’informazione completa su quest’argomento, tuttavia a giudicare dalle differenze riscontrate fra i due gruppi citati sia per quanto riguarda le modificazioni della struttura ossea, che l’incidenza dell’arteriosclerosi, risulta evidente che la pratica del Qigong produce effetti rilevanti sul metabolismo dei lipidi, delle proteine, dei sali di calcio, di potassio e di fosforo.
Recentemente sono stati compiuti ampi studi in tutto il mondo sull’incidenza degli esercizi fisici sul processo d’invecchiamento, partendo dalla rilevazione dei parametri relativi al metabolismo delle sostanze organiche.
E’ stato ad esempio riportato che il contenuto di colesterolo, presente nel sangue di un anziano, diminuisce dopo la pratica di un esercizio fisico della durata di 5 – 30 minuti e che questo si verifica in particolare nei pazienti affetti da ipercolesterolemia.
Le indagini condotte sul metabolismo di una serie di pazienti anziani affetti da arteriosclerosi, riportano che dopo 5 – 6 mesi di pratica del Tai Chi Chuan e soprattutto degli esercizi di Qigong si verifica un aumento d’albumina nel sangue, mentre si registra una notevole diminuzione dei livelli ematici di globuline e di colesterolo, parallelamente ad una progressiva regressione della sintomatologia arteriosclerotica.
Queste rilevazioni, per quanto di carattere preliminare, offrono tuttavia ampi elementi indicativi del fatto che la pratica regolare del Qi Gong incide in una certa misura sul metabolismo corporeo.


APPARATO DIGERENTE

Come già detto, dal momento che il miglioramento funzionale del sistema nervoso influenza positivamente l’attività di tutti gli altri sistemi, è evidente che soprattutto la pratica del Qigong svolge un’azione sia preventiva che terapeutica anche sulle patologie dell’apparato digerente (nelle sue svariate funzioni di peristalsi, secrezione ed assimilazione) derivanti da squilibri funzionali di ordine neurologico.
Inoltre l’esercizio respiratorio può esercitare una stimolazione meccanica sul tratto gastro-intestinale, può accelerare la circolazione sanguigna e può quindi migliorare la digestione prevedendo la costipazione.

martedì 27 settembre 2011

Yi Chuan - Potere della mente

 
Tratto da un articolo Giapponese....

La maggior parte di stili di Tai Chi Chuan contemplano,nel percorso di formazione,una o più forme di Zhan Zhuang (posizioni statiche).
Questi esercizi in piedi sono spesso presentati come la parte essenziale della formazione(almeno agli inizi), ma non sempre le informazioni fornite agli studenti vanno oltre il solito”rilassatevi” e ”restate immobili”.
Allora,perchè questi esercizi sono così importanti e come dovrebbero essere praticati?
A volte vengono presentati come forma di meditazione in piedi, talvolta come esercizio isometrico, od ancora come un esercizio di costruzione del carattere!

C'è differenza tra chi ricerca un sistema interno di arti marziali e chi studia per la salute?
In questo articolo mi limiterò a descrivere la formazione ZZ come procede attraverso il metodo del Y Chuan; in questo sistema lo ZZ svolge un ruolo centrale, a partire dai livelli base proseguendo nel percorso sino a quelli più alti.



Prima di iniziare la descrizione del ZZ penso sia utile stabilire un terreno comune su ciò che riguarda il risultato di tale formazione. Si suppone che il vostro maestro di AM interne sia di alto livello, provate a spingerlo ed egli risulta immobile come una roccia. Se egli vi spinge,il suo corpo è come acciaio,e vi è impossibile fermarlo.
Sono tre qualità descrivibili come corpo di pietra,corpo di acciaio e corpo di cotone. In uno di questi talenti,si sente la potenza del maestro che sviluppa una grande forza, ma quando si prova ad imitarlo viene sempre detto:”mai utilizzare la forza”.E se non si usa forza,cosa si deve utilizzare?

Forza di tutto il corpo

Per comprendere cosa è questa forza,bisogna guardare la costruzione della muscolatura umana.
Abbiamo due grandi gruppi muscolari:i muscoli scheletrici o di movimento e quelli che stabilizzano il corpo, detti posturali.
I muscoli di movimento hanno grande e rapida contrattilità, ma di breve durata; e si stancano in fretta.
Gli stabilizzatori hanno una capacità di contrazione lenta, in compenso non si stancano facilmente; sono situati più in profondità rispetto ai muscoli di mobilità.

Và detto che ai fini della spiegazione ho semplificato la visione della struttura muscolare; in realtà ci sono stabilizzatori, mobilizzatori e muscoli che lavorano ambedue gli ambiti. Possiamo fingere che un muscolo “composito”funzioni da stabilizzatore o mobilizzatore a seconda del tipo di fibre isolate.La funzione del corpo è comunque la stessa.
Abbiamo un lieve, se c'è, controllo cosciente degli stabilizzatori. Però hanno delle proprietà che li rendono molto utili. In primo luogo, la loro posizione all'interno delle articolazioni è tale da rendere la struttura del corpo molto forte. In secondo luogo,la maggior parte di loro serve a stabilizzare il corpo in reazione alla forza di gravità; ambedue queste proprietà sono utilizzabili a nostro vantaggio.

Forte struttura
Diamo un occhiata al punto primo. Quando si parla di forza muscolare,  vi è distinzione fra forza statica e forza dinamica. La resistenza statica, di un muscolo chiuso in una posizione, è maggiore di quella dinamica, di un muscolo che si allunga o si contrae. Bloccare il corpo in una postura statica può essere interessante,ma non molto utilizzabile....specialmente se qualcuno spinge un punto, l'intera struttura cede!è qui che entra in gioco la:
Struttura Dinamica
Immaginiamo di stare in piedi su una ripida collina, tenendo un piede avanti rispetto l'altro, e supportando un peso che tende a scivolarvi addosso. Supponiamo di sorreggerlo con le mani che sostengono il peso da sopra il livello della testa.E' naturale tentare di sostenere il peso facendolo scorrere verso il piede posteriore, ed utilizzando l'anteriore per stabilizzaci nei confronti della collina.
Se il peso dovesse vacillare, dovreste solo aggiustare le braccia ed il corpo per far ricadere sempre il peso al piede posteriore. Ciò non richiede un significativo sforzo mentale e, a meno che il peso non oscilli oltre la base corporea, neanche uno sforzo fisico. I muscoli stabilizzatori si posizionano naturalmente, ed i mobilizzatori agiscono allunisono di conseguenza.

Ora immaginate di “inclinare la collina”in modo che il terreno sotto i piedi diventi orizzontale; la spinta che avevate davanti diventa la pressione svolta dal vostro avversario.
Probabilmente modificherete due cose nel vostro comportamento:
In primo luogo si modifica la postura, per la diversa azione della forza di gravità, ora in direzione verticale. Secondo(fingendo di essere principiante,prima di approfondire la mia formazione) poichè gli stabilizzatori agiscono contro la spinta di gravità in verticale, si useranno i mobilizzatori per resistere alla spinta dell'avversario. Si agirà spinta contro spinta, stesso tipo di forza. Se il tuo avversario cambia il tipo di spinta, in questo momento non c'è alcun adeguamento automatico al cambio di forza e di direzione.
Se si potesse fare in modo che la risposta alla spinta venisse effettuata dai muscoli che agiscono contro la gravità, sarebbe possibile rilassarsi e lasciare affiorare le risposte automatiche della muscolatura (anti)gravitazionale.
”fate della gravità una vostra amica”

Zhan Zhuang è spesso tradotto come “palo immobile”, é un nome che fa riferimento ad una serie di posture praticate in posizione principalmente verticale, anche se esistono posizioni in cui la colonna vertebrale non è verticale.
Lo scopo di queste posizioni è l'aquisizione della consapevolezza degli stabilizzatori, e l'acquisizione, in una certa misura, del controllo su di essi.

La prima tappa richiede l'osservazione della modalità con cui il corpo agisce contro la gravità. Il modo migliore per farlo è quello di restare fermi e sentire (osservare,appunto)....in altre parole, Zhan Zhuang.
Esistono un certo numero di posture atte a produrre effetti diversi sul corpo, la più popolare delle quali è quella che mima con le braccia l'atto di trattenere una grande sfera davanti al petto. Per isolare gli stabilizzatori, è necessario in primis rilassare i mobilizzatori, cosa purtroppo difficile per molte persone influenzate sin dalla giovane età, ad utilizzare i mobilizzatori come stabilizzatori.
Perchè si possano realmente sentire gli stabilizzatori, bisogna rilassare tutti i muscoli.
Per quel  che concerne la vostra consapevolezza, i mobilizzatori sono i soli muscoli di cui avete consapevolezza.
Ecco perchè il mio insegnante (e il vostro,probabilmente) ripeteva:”non utilizzate un solo muscolo!”. La prima tappa è ,a tutti gli effetti, una rieducazione dell'organismo all'uso degli stabilizzatori. La successiva richiede l'abitudine ad integrare nel movimento del  corpo l'uso degli stabilizzatori contro una resistenza che si incontra, utilizzati a tutti gli effetti come se si lavorasse contro la forza di gravità. Si acquisisce così una base per l'uso della forza di tutto il corpo. Nei classici del Tai Chi si ritrova il detto:”l'essenza della durezza si trova nell'essenza della morbidezza”. Col tempo braccia e corpo diventano estremamente pesanti al tatto. Un continuo allenamento diventa così essenziale per integrare l'uso dei mobilizzatori con la fascia (il tessuto connettivo fibroso) per l'emissione della forza (Fa-Jing); ma ciò non è più compito dello ZZ.
Per il regime di pratica dello ZZ e' raccomandabile seguire una lenta progressione: cominciare con una pratica minima, cinque o dieci minuti,  ma praticati ogni giorno senza mai mancare. Ci sono tre ragioni  che avvalorano una praticadi questo tipo:
1-è difficile per chi non è addestrato,rimanere concentrati in una cosa tanto banale quanto il permanere in una posizione eretta,immobili-e non si rimane immobili per il piacere di stare in piedi.
2-per cominciare ,l'obbiettivo più importante da raggiungere è quello di entrare nell'abitudine di restare immobili quotidianamente...è ciò si raggiunge più facilmente se inizialmente la pratica è breve.
3-è molto facile che inizialmente(come accennato in precedenza)nell'immobilità si utilizzino i muscoli sbagliati(i mobilizzatori invece che gli stabilizzatori). E l'ultima cosa che si vuole è allenare l'immobilità con i mobilizzatori. Forse avete sentito di persone che affrontano terribili ed agoniche sedute di pratiche immobili, oltrepassando alfine una soglia ed arrivando infine al relax. bene,è una via, per raggiungere il medesimo obbiettivo, ma trovo sia uno spreco di risorse, per giunta molto doloroso. Come ho detto i mobilizzatori si stancano in fretta, poi fanno male. Per escluderli si può sia permanere in postura immobile sino a che si “arrendano” lasciando il subentro degli stabilizzatori, sia cercare il controllo accurato del corpo inducendo il rilassamento con l'associazione di varie immagini mentali.

La durata della pratica in ZZ dipende dalla vostra capacità di mantenere l'attenzione.
Quando l'attenzione si indebolisce ed altri pensieri interferiscono, potete provare a recuperare la qualità della pratica, ma se il tentativo non riesce,interrompete la pratica per quella giornata (o quel momento). Così facendo la capacità di attenzione crescerà naturalmente e gradualmente. é un processo molto semplice. Mantenendo la postura,a poco a poco diventate consapevoli di nuove aree del corpo. Così succede che abbiate più “corpo”da osservare, di conseguenza prolungherete naturalmente i tempi di pratica senza che la cosa vi porti ad annoiarvi.
Quindi, se il primo giorno esaurisco la mia capacità di attenzione in cinque secondi, dopo cinque secondi interrompo la pratica. Dopo sei mesi si può essere occupati ad esplorare il proprio corpo per cinque o dieci minuti. Questa è la strada più semplice e a mio parere più efficacie per ottenere un buon successo.
Stare in piedi a guardare la televisione è meglio che sedersi a guardare la televisione,ma non deve essere pensato come un alternativa alla postura in cui il corpo viene osservato.

Uso della mente

Ci sono due tipi di immagini mentali utilizzabili.
Il primo serve ad indurre uno stato di tranquillità,che a sua volta promuove il rilassamento del corpo. Ci si può immaginare per esempio in un bellissimo giardino, con fiori ed alberi attorno a se, e profumo floreale portato da una dolce brezza, mentre si ode un canto di uccelli provenire dai rami.....poche nuvole nel cielo azzurro. Oppure un immagine del mare....qualunque cosa vi comunichi pace e tranquillità.Il vostro allenmento lo richiede!

Il secondo serve ad indurre una certa sensibilità cinestetica per guidare il corpo. Alcune persone la ottengono naturalmente,a ltre necessitano essere guidate in qualche modo (è difficile generalizzare in un articolo)o dovranno fare prove per capire e replicare la giusta sensazione.
Ne darò un breve esempio.
Durante la creazione di immagini od osservazione del corpo non si dovrebbero effettuare “sforzi” mentali. La sensazione creata dovrebbe essere più simile all'osservare qualcosa che avviene,piuttosto che lottare per qualcosa.

Postura che abbraccia:
Per l'esempio utilizzerò Cheng Bao ZZ.
Lo scopo delle immagini utilizzate qui è ancora il rilassamento,quindi qualsiasi immagine simile punterà a ciò.

Posizionarsi comodi, piedi larghezza spalle,corpo verticale,testa sospesa,colonna vertebrale rilassata(piegate leggermente le ginocchia immaginando l'atto di prepararvi a raggiungere uno sgabello). Mantenere il corpo morbido, e creare un immagine rilassante (tipo giardino di prima), tentando di diffondere la sensazione al viso ed al corpo;occhi aperti,semi-aperti o chiusi.
Respirazione quieta, morbida, preferibilmente di naso. Sollevare le braccia sino altezza spalle e tenete le mani di fronte a voi, come a sostenere una palla. Dita delle mani piegate e palme distese.

Sentite il corpo completamente sostenuto: seduti su un pallone,c'è ne un altro tra le ginocchia, i gomiti si posano su morbidi cuscini,, testa sospesa ad un filo,avete batuffoli di cotone tra le dita.
Con la pratica aumenterete il vostro livello di rilassamento.Quando ciò accade potete passare alla fase di creazione di immagini cinestetiche.

I gomiti che riposavano sui cuscini,ora tengono palloni che galleggiano in acqua;il vostro compito è trattenere i palloni.....se sollevate i gomiti,i palloni volano via,se si preme troppo si immergeranno e riemergeranno altrove nuovamente sfuggendovi.
La palla grande è fragile;se premete troppo scoppia,se allentate, volerà via.
La sensazione creata deve essere di lieve contatto, sottile; ma avendo cura di non lasciarla scappare dalle braccia.....
bisogna evitare di entrare in uno stato ansioso, mantenendo la consapevolezza che sono solo immagini.
Lo scopo di queste immagini non è diventare abili nella loro creazione, ma di esplorare l'impatto delle modifiche alle sensazioni del corpo e quindi gradualmente diventando consapevoli del corpo nella sua intierezza ed unità.
Si può iniziare gradualmente ondeggiando avanti ed indietro, tenendo il corpo bilanciato e l'esperienza di movimento in atteggiamento passivo, ad esempio come se si subisse la lieve corrente di un fiume in cui siamo immersi, con i cambi di direzione nella corrente lenta dell'acqua.

Come esempio per le posture di combattimento,mi limiterò a descrivere lo Hun Yuan Zhan Zhuang.
Il precedente ZZ è stato ideato per aumentare la consapevolezza dei gruppi muscolari stabilizzatori; ora si passa ad un lavoro più avanzato, che è quello di operare un controllo sugli stabilizzatori.
Ciò si ottiene con movimenti di minima ampiezza e molto accurati, in modo da non “risvegliare” i nostri muscoli mobilizzatori. Wang Xian Zhai,fondatore del Y Chuan, diceva:”tutte le forze originano dalvuoto e dal nulla, che può essere percepito gradualmente a partire dalle estremità e piccoli angoli del corpo”. Anche qui le immagini mentali sono la guida per condurre il corpo a fare la cosa giusta.
Per fare ciò si parte da ZZ per arrivare ad altre pratiche.

Si parte dalla postura di abbracciare precedente, trasferendo poi il peso su una gamba, mentre l'altro piede si posa anteriormente con tallone sollevato (ndt:in alcune scuole entrambi i talloni sono sollevati per lavorare l'effetto molla, in altre si usa un tallone sollevato,l'altro poggiato. Come in questo caso). Sul piede anteriore si mette circa ¼ od 1/3 del peso corporeo (ndt:anche qui grande variabilità d'indicazioni effettivamente!! se poi si aggiunge che la pratica personale ha un livello di percezione di distribuzione del peso assolutamente soggettivo.....).La mano corrispondente al piede avanzato è lievemente più alta dell'altra (ndt:c'è un motivo logico strutturale,ma tralasciamo....); prima rilassarsi con una delle precedenti immagini,poi mantenendo una struttura morbida, ricercare  una immagine cinestetica di estrema potenza; un esempio è l'atto di abbracciare un albero e cercare di sradicarlo da terra.Successivamente si punterà a spingerlo verso il basso.
Si prova a sradicarlo spostandosi in avanti,poi tirando con il corpo all'indietro.
Evitate di immaginare di riuscire in questi compiti(ndt:attenzione,ciò è molto importante,ma viene sottovalutato....in definitiva riassumo così:sono tutte indicazioni molto importanti e delicate al tempo stesso....c'è un perchè per tutto,e se non studiate con un buon maestro che vi corregge,non sognatevi di andare oltre il rilassamento come autodidatti.....pena il rischio di regredire invece che migliorare).L'albero è grande e non vuole smuoversi.
Il vostro lavoro durante l'esercizio è rimanere comunque rilassati,puntando a movimenti davvero ridotti.A poco a poco percepirete una sensazione di controllo.

Che dire dell'irrobustimento del corpo tramite il lavoro con i pesi?
Ormai sapete che solitamente siete coscienti solo dei muscoli mobilizzatori.Quando ci si muove,subito si usano quelli.In realtà,come già detto,li usiamo a tal punto che spesso sostituiscono gli stabilizzatoriE così,che muscoli andate a stimolare e rafforzare sollevando pesi?Lavorare sul rafforzamento dei mobilizzatori va contro il lavoro di risveglio e rafforzamento-mobilizzazione degli stabilizzatori,e non aiuta i progressi.Di solito persone visibilmente forti,tremano violentemente durante le prime sedute di ZZ.Avere i muscoli grandi e forti non è un male in se,anche negli stili interni di AM.Il problema è che normalmente il lavoro coi pesi rafforza i mobilizzatori.Ciò è contrario a ciò che si cerca di raggiungere con lo ZZ.La vostra priorità,in questo tipo di percorso,dovrebbe essere il controllo del sistema degli stabilizzatori.
Una volta acquisito ciò,se lo si desidera si può lavorare con i pesi.Facendo però attenzione ad usare i mobilizzatori per muoversi,e gli stabilizzatori per gestire i pesi.

La formazione con lo ZZ è necessaria?
Non proprio. Alcune persone possono raggiungere le notevoli capacità del “maestro”ideale preso ad esempio senza alcuna pratica in piedi. E' possibile raggiungere il livello con esercizi a  movimento lento (tipo forme o bozzolo di seta). La chiave per la loro pratica è nuovamente rilassare i mobilizzatori e immaginare di muoversi incontrando una lieve resistenza (per esempio movimento immersi in acqua). Anche qui avverrà un progressivo coinvolgimento degli stabilizzatori.
A volte vi si può arrivare praticando la forma come una serie di posture statiche.é l'idea dello ZZ di allenare gli stabilizzatori con le posture che costituiscono le forme.
Il vostro ZZ (o altri esercizi in piedi) può essere diverso, per certi aspetti. Come da premessa,ho descritto un sistema Y Chuan di esercizi di ZZ, che spero vi diano idee utili a migliorare la vostra pratica di ZZ.
Ora diamo un'occhiata alla successiva formazione nel Y Chuan, nell'ottica della progressione avanzata.

Y Chuan,talvolta chiamato Da Cheng Chuan,è un arte marziale recente creata nel 1920 da WXZ(1885-1963).
WXZ contatto i migliori praticanti del suo periodoalla ricerca dell'essenza della boxe. Ha creato la sua arte tralasciando, nel tempo, tutto ciò che considerava superfluo o sostituibile da qualcosa che si dimostrava più veloce od utile alla formazione del combattente. Gradualmente l'aspetto mentale è divenuto preponderante per importanza di formazione. Allo scopo di sottolineare ciò, ha deciso di chiamare la sua arte Y Chuan(boxe del intenzione), nome probabilmente raggiunto dopo aver eliminato lo Xing(forma)da Xing yi Chuan, probabilmente la più influente delle arti implicate nella genesi del Y Chuan anche se il Ba gua  con il suo gioco di gambe ed il Tai Chi con il suo Tuei Shou non sono poi tanto da meno..
Alla fine riscontrò che l'Y Chuan non era un arte marziale od un sistema per la salute, ma una via verso la verità ed un modo di ottenere la “libertà assoluta”. Il suo percorso gli offrì molte occasioni per provare la validità del suo valore marziale. Egli considerava tutte le scuole difettose, e “Devianti dalla meta per gli studenti”. Non nascose il suo punto di vista, ed a Pechinoalla fine del 1930,WXZ lanciò una sfida pubblica ai praticanti di arti marziali:”uno scambio di idee per imparare gli uni dagli altri”.Non mancarono gli sfidanti,che dovevano sconfiggere uno dei suoi quattro migliori studenti;ma nessuno vi riuscì.
Costoro erano Xingqiao Han,Hong Lianshun,Yao Zhongxun(successore di WXZ)e Zhou Ziyan.Lo Y Chuan guadagnò rapidamente una reputazione per la sua efficacia in combattimento(e successivamente per i benefici nel campo della salute)Alcuni dei suoi studenti lo spinsero allora a mutare in DaCheng Chuan(boxe del grande risultato) il nome della sua arte,cosa che fece dopo qualche iniziale resistenza; successivamente ritornò comunque al nome originale di Y Chuan, che egli sentiva come più corretto.

La formazione del Yi Chuan segue sette fasi:

ZZ:descritto in precedenza

Shi Li(test di forza):esercizi semplici(ndt:nella forma;lo shi li è un gradino complesso nel evoluzione della pratica)per imparare a mantenere la connessione e la qualità corporea in movimento(cosa che corrisponde ai movimenti di altri stili interni);in altre parole imparare ad integrare stabilizzatori e mobilizzatori nella gestualità.

Mo Ca Bu(passi con attrito):si impara a mantenere la connessione di tutto il corpo mentre si eseguono i passi.

Fa Li(rilascio di forza):si allena ad emettere forza(allenamento del Fajing),in qualsiasi direzione e con qualsiasi parte del corpo.

Tuei shou(mani che premono):simile alle mani che spingono del Tai chiPuò essere inoltre visto come le tre precedenti fasi con l'ausilio del partner.Anche chiamata danza della morte(uno scherzo!)
(ndt:boh?!?).

Shi Sheng (test del suono) pratica volta ad aumentare la forza ed integrare il centro del corpo tramite un sistema più naturale che fa uso della muscolatura respiratoria.

Ji Ji Fa(abilità in combattimento):sparring condizionato e libero, esercizi e combattimento.

In tutte le fasi della formazione gli studenti devono cercare di seguire il più importante principio;usare la mente,non la forza.Questo principio è stato chiaramente esposto nella descrizione delle fasi di formazione ZZ.

Y Chuan per la salute: la maggior parte dei problemi muscolo scheletrici sono causati dal cattivo uso dei mobilizzatori, che si sostituiscono al lavoro degli stabilizzatori. A causa della loro scarsa resistenza, il lavoro che quindi vanno a svolgere è inadeguato.
È quindi inutile dire a chi è curvo di “raddrizzarsi”. Per correggere la postura essi naturalmente andranno ad utilizzare i mobilizzatori per correggere la postura,col risultato inevitabile di stancare i muscoli,che si indolenziranno,e torneranno a curvarsi.
Per fare qualsiasi tipo di movimento cosciente,è comune usare i mobilizzatori.Questo è un punto molto importante dove la formazione nello ZZ dell'Y Chuan può aiutare.
É ideale per correggere gli squilibri tra mobilizzatori e stabilizzatori.
E credo che dia risultati più rapidi rispetto altre terapie quali il metodo Alexander od il Feldenkreis. (e probabilmente,meno costoso).

Ci sono altri vantaggi derivanti dall'enfasi posta sui movimenti tranquilli, lenti ed attenti.
Giovano ai problemi di stress, coordinazione ed equilibrio. E' un eccellente sistema di regolazione del metabolismo e del sonno (ndt:veramente farlo agli orari serali,può portare insonnia,per l'impegno del sistema nervoso,sopratutto se si pratica lo ZZ marziale....).
L'elenco può continuare,ma lo spazio è limitato.

Dopo la formazione allo Shi li,agli studenti viene insegnata la danza della salute, dove i diversi esercizi vengono collegati in maniera spontanea.

Ho descritto un modo per ottenere il controllo su gruppi muscolari di cui non si ha coscienza. Chiaramente ogni movimento che impegni gli stabilizzatori deve sembrare alimentato da qualcosa che non è lo sforzo muscolare.
Nella cultura cinese il Qi è causa di movimento, perciò non deve sorprendere che il tipo di movimento che ho descritto viene attribuito al Qi. Abbiamo visto come il Qi venga allenato dalla mente (consapevolezza) e attivato dalla mente.
Talvolta i metodi del“respirare con le ossa” e “spremere le ossa”sono utilizzati per “condensare il Qi nelle ossa”.Questo è solo un altro modo per prendere coscienza delle fasce muscolari profonde.
La consapevolezza degli stabilizzatori viene percepita come una compressione attorno alle ossa.
A causa della struttura delle fibre a contrazione lenta, il lavoro produce più calore del solito. Ciò può essere percepito, causando una sensazione differente da quella cutanea classica di chi pratica il solo relax.
Ambedue sono comunque ritenuti comunemente segni (sopratutto per il calore) di maggior circolazione del Qi.

Conclusione:lo ZZ è il primo passo per aquisire forza interna.

L'enfasi del lavoro va posta sulla distensione dei muscoli e sulla percezione del lavoro del corpo in bilanciamento alla forza di gravità.
Movimenti molto fini e lenti possono essere percepiti appoggiandosi a visualizzazioni kinestetiche.
Quando si impara a muoversi,il corpo deve essere sempre supportato dagli stabilizzatori diffondendo la sensazione di presenza dello stare immobili in ogni punto del movimento (quiete in movimento).

Anche se ho sostenuto le mie idee con le virgolette,tengo a sottolineare che le persone che ho citato non hanno mai dato spiegazioni riferendosi a mobilizzatori e stabilizzatori.
Ciò è frutto delle mie spiegazioni personali e non devono essere viste come “ufficiali”.



A.

Yi Chuan Teoria 2 - corso 2010-2011

                                                                        II

                                                   MOVIMENTI LENTI (SHI LI)

Lo shi li (”provare o testare la forza”) permette di trasferire nel movimento la “forza” sviluppata principalmente dagli esercizi di zhan zhuang.
Si tratta di movimenti lenti (a livelli avanzati anche veloci), continui e ripetitivi, che devono sviluppare la capacita’ di usare la forza costruita e accumulata con le posizioni statiche in modo dinamico.
Nello Shi Li si cerca di mantenere in movimento le stesse sensazioni di integrazione e di pienezza accumulate nello zhan zhuang.
Shi Li e Zhan Zhuang sono quindi collegati, l’uno è l’estensione dell’altro nello spazio.
Il fondatore Wang Xiangzhai soleva infatti ripetere: “Shili è lo zhan zhuang esteso nello spazio, e lo zhan zhuang è uno shi li ridotto”.
                                                      
    
Oltre a mantenere uno stato di corretta postura ed equilibrio, per sfruttare al meglio le ‘sinergie’ tra  muscoli posturali e muscoli fasici, e’ molto importante mantenere la concentrazione o immagine e coordinamento della mente.
Il movimento nell’allenamento dello Shi Li deve essere: “naturale, morbido e  rilassato, quando una del corpo si muove, non c’e’ nessuna parte che non si muove”
Gli Shi Li si differenziano in due categorie principali:
Shi Li Fondamentali, utili soprattutto per ‘imparare’ a muovere correttamente il corpo e sviluppare le sinergie muscolari e mentali nelle otto direzioni.
Shi Li propedeutici ai colpi (diretti, ganci, colpi circolari, calci ecc…),  nei quali qualunque sia il movimento e l’immagine utilizzata, si comincia a sperimentare concetti quali: “forze contrapposte” e “rilassamento e tensione”: quindi nel movimento  si curerà il movimento inverso (unità di trazione reciproca),  alternando continuamente  movimenti lenti a movimenti veloci e esplosivi.

Intervista Wang Xiang Zhai sullo Shi Li
Pechino 1927
“Dopo aver perfezionato l’allenamento di base della Boxe (Zhan Zhuang), gli istinti naturali sono stati rafforzati. Traducendoli in pratica, bisogna prestare la massima attenzione alla potenza del desiderio umano: a volte, a causa della predominanza del desiderio, la forza naturale istintiva diventa qualcosa che non ha nulla a che fare con l’espressione degli istinti naturali. Per questo motivo gli antichi saggi raccomandavano di non provare ad accelerare la crescita dei germogli tirandoli. La modalità di espressione degli istinti naturali puo’ essere adattata alle esigenze personali di ognuno, ma per prima cosa bisogna capire la natura mobile della forza, poiche’ solo sperimentando la propria energia si puo’ conoscere la propria forza ed imparare ad usarla. Per prima cosa bisogna rendere la forza omogenea in tutto il corpo, i  muscoli agili e le ossa in grado di sostenere la struttura del corpo, affinche’ i muscoli possano contrarsi, allungarsi, rilassarsi e tendersi in maniera armonica. La forza dovrebbe nascere all’interno ed esprimersi all’esterno. Nel movimento si predilige la lentezza anziche’ la velocita’, la calma anziche’ l’impulso; il movimento dovrebbe essere lieve e lo spirito concentrato. Quando vogliamo muoverci ci fermiamo, quando vogliamo fermarci ci muoviamo; quando ci muoviamo, non possiamo fare a meno di fermarci,  e quando siamo fermi non possiamo fare a meno di muoverci. Nella prova dell’energia Shi Li, la forza non deve essere mai unilaterale, e meno che mai semplice forza bruta. Si dovrebbe riuscire a intuire se la forza e’ distribuita omogeneamente in tutto il corpo oppure no, se puo’ essere espressa in qualunque momento, e soprattutto se siamo in grado di reagire alle condizioni ambientali; non bisogna permettere, inoltre, che la mente e lo spirito si disperda. Dobbiamo essere in grado  di esprimere forze leggere e forze pesanti; quando si muove una singola parte, tutto il corpo si muove. Su e giu’, sinistra destra, davanti e indietro: non dimenticate nulla! In sostanza, tutto cio’ che non porta comfort, felicità e acquisizione di forza non merita di essere chiamato Boxe”

 A.


Yi Chuan Teoria 1 - corso 2010-2011

I

POSIZIONI STATICHE (ZAN ZHUANG)

Zhan zhuang (zhan – stare in piedi, zhuang – palo di legno), è un tipo di esercizi in posizione statica.
Può essere diviso in due gruppi: zhuang per la salute e  zhuang per il combattimento.

Questo tipo di pratica consiste nello stare fermi, immobili come alberi, in una certa posizione, visualizzare internamente una certa situazione ben precisa e concreta a tal punto da sentire le sensazioni tattili (del tipo immaginare di spostare a sinistra poi a destra poi in alto poi in basso un  tronco d'albero).
Le posizioni ( a livelli alti ) vengono mantenute a seconda del loro grado di difficoltà da un minimo di 20 minuti a 45 anche 60 minuti.

                
L’attenzione è posta soprattutto al rilassamento e alla tranquillità.

Lo stato di rilassamento fisico e mentale e di benessere diventa progressivamente più profondo.

Proseguendo, anche la salute migliora. Possono essere adottate diverse posizioni e visualizzazioni, a seconda della salute dei praticanti e della loro condizione fisica.

Le posizioni statiche sono la “base” per la pratica marziale YI CHUAN (ma anche di ogni altro stile di Kung Fu..), e permettono,  fortificando il sistema nervoso, i tendini ed i legamenti, di sviluppare l'integrazione di fisico e mente,  l’incredibile forza esplosiva e istinto al combattimento tipiche di questa pratica.

Importante:
Qui non si tratta di "resistere" in una posizione per un certo tempo
si tratta di trovare la propria disposizione fisica e mentale per stare bene in quella posizione.
Lo Zhang Zhuan infatti non deve essere uno sforzo ma un momento di pace assoluta.
Per questo l'allievo comincia con pochissimi minuti al giorno (uno o due)
fino ad arrivare ad un suo tempo che non è mai rigidamente stabilito.
Un problema dei praticanti Occidentali è il loro "eccessivo entusiasmo" per cui il voler strafare porta ad un completo fraintendimento di tutto.
Problema ancor più grande è il voler sopportare il disagio pensando che più si soffre e più si guadagna. In questo modo lo Zhang Zhuan diventa una inutile tortura quotidiana e ciò che si impara è la sofferenza e non la morbidezza.

                                                       CHENG BAO ZHUANG
Il chengbao zhuang è la posizione più conosciuta della quale viene fornita una breve descrizione:
State in posizione eretta con i piedi larghi quanto le spalle. Le ginocchia leggermente piegate. Le braccia che cadono pesantemente immaginando
che un filo attaccato alla nuca ti stia sollevando e lascia che la tua spina dorsale si distenda con un leggero retromovimento del bacino come se tu fossi seduto su
uno sgabello. La testa dovrebbe essere mantenuta dritta. Lo sguardo spazia lontano davanti a voi, o appena sopra la linea degli occhi (questo aiuta la concentrazione). La bocca appena aperta, ma si respira attraverso il naso. Tranquillizzate la mente e rilassate il corpo. Un sorriso appena accennato dovrebbe apparirvi in volto ("si xiao fei xiao" - "come sorridere senza sorridere"). Lentamente alzate le braccia fino alle spalle, piegandole, come se abbracciaste un grosso pallone un po’ schiacciato. I palmi delle mani rivolti verso il corpo, distanti circa trenta centimetri o poco più. Le dita leggermente piegate. La distanza tra la punta delle dita - circa tre pugni. I gomiti un po’ abbassati, ma contemporaneamente puntati in fuori. Per mantenere questa posizione bisogna sostenere un certo sforzo, ma dovreste evitare di usare una forza eccessiva. Per aiutarvi a mantenere il rilassamento, potete immaginare che le braccia (polsi, gomiti) poggino su qualcosa (per esempio su palloni, a galla sulla superficie dell’acqua). Sostenere il pallone leggermente senza lasciarlo "scappare", ma senza premere troppo forte, facendo attenzione a non "danneggiarlo".




                                                                   CONSIGLI:
“Il tuo corpo deve essere rilassato ma non flaccido, teso ma non rigido”.

          “La mente è concentrata su immagini particolari, lavorando sulle sei direzioni:
               avanti- indietro; destra-sinistra; sopra-sotto; ma anche aprire-chiudere..”

                  “Il movimento viene pensato e il pensiero viene mosso corpo e mente sono una unica cosa”.

                                                                    UTILITA’:
Questa pratica del non-movimento si traduce in un benessere generale molto elevato sia mentale che fisico e si può praticare in qualsiasi età o condizione.

”Il corpo diventa forte la muscolatura diventa forte”

“ La volontà diventa salda e aumentano la sicurezza, la capacità di concentrazione e  serenità”.

La pratica del Cheng Bao Zhuang, mantenuta per almeno 20 minuti al giorno, aumenta notevolmente la salute dei praticanti:
Quando si pratica lo ZZ mentre si sta effettuando l’allenamento fisico, molti organi e sistemi vitali come il sistema circolatorio, il sistema respiratorio, il sistema endocrino, il sistema sudorifero, il sistema escretorio, etc.. tutti sono stimolati da questo esercizio; (recenti studi hanno evidenziato un aumento considerevole dei globuli bianchi e della velocità di sedimentazione dei globuli rossi)

In particolare:

Vasi sanguigni
Cominciamo subito con il sistema cardiocircolatorio: attraverso lo CBZ (Cheng Bao Zhuang) il sistema dei vasi sanguigni del cuore è migliorato, consolidando la sua distribuzione, dall’intestino sino ai muscoli.
A riposo, i muscoli presentano solo una piccola dilatazione dai vasi capillari, una volta praticato lo CBZ un gran numero di vasi capillari anche più piccoli sono dilatati e contribuiscono ora anch’essi alla circolazione generale nel corpo.
Quando senti, durante il tuo CBZ, le dita gonfiarsi e appesantirsi, la pelle e gli arti inferiori come congestionati, questo è semplicemente l’effetto della dilatazione dei vasi capillari e del miglioramento della circolazione sanguigna.
Dopo la posizione in piedi i vasi capillari degli occhi diventano più spessi, nella nostra ricerca abbiamo scoperto che possono addirittura triplicarsi. Attraverso un moderato sforzo fisico, potete tenere la posizione in piedi più a lungo, allora i vasi capillari hanno il tempo di dilatarsi ancor più, la resistenza esterna intorno ai vasi è ridotta attraverso un allineamento corretto, quindi aumentando la fornitura di sangue e riducendo infine direttamente la pressione intorno al cuore.
Respirazione
Nella la posizione in piedi, c’è anche un importante cambiamento che avviene nel sistema respiratorio, specialmente nel trasportare più ossigeno al tessuto cardiaco.
Durante questo esercizio l’ossidazione di muscoli (rilasciando l’energia del cibo) potrebbe raggiungere una duplice crescita e un consumo quadruplo di ossigeno.
Allo stesso tempo, gli scarti metabolici (diossido di carbonio, acido lattico) crescono anch’essi e il segnale dei centri respiratori nel tuo cervello, che a turno, stimolano i muscoli respiratori, dice loro di lavorare di più..
Con la pratica questa stimolazione sarà ridotta  poiché i muscoli saranno in grado di accettare più ossigeno durante lo stesso ciclo respiratorio. Il vostro respiro sarà più profondo e il vostro sangue più ricco di ossigeno.
Poiché nello CBZ voi siete sempre liberi da ogni soffocamento, non c’è rischio che si verifichi una qualsiasi mancanza di ossigeno nel vostro sistema respiratorio cosicché durante o dopo il vostro allenamento manterrete delle funzioni fisiologiche stabili.
Eliminare il calore
Nello CBZ come anche in ogni esercizio fisico, i vostri muscoli lavoranti genereranno calore.  Al crescere della vostra temperatura, il sistema nervoso simpatico stimola certe ghiandole del corpo, le ghiandole sudoripare endocrine, a secernere acqua sulla superficie della pelle, dove raffredda il corpo con l’evaporazione. Il sudore è come l’aria condizionate personale di ciascuno. Evaporando il sudore dalla pelle, si rimuove il calore e si raffredda il corpo.
Vengono rimossi anche i fluidi dal proprio corpo, così è molto importante rimpiazzare questi fluidi persi. Nello CBZ la funzione secernente con le ghiandole, sono tutte molto stimolate per via dello speciale esercizio dei muscoli che lavorano allora tutti i rifiuti metabolici sono espulsi molto rapidamente fuori dal corpo.
Poiché lo CBZ ha un’influenza diretta sulla regolazione del Sistema nervoso centrale: nessun movimento con i quattro arti da, eccitazione alla corteccia cerebrale, che è ridotta per controllare e tenere la posizione, in uno stato attivo di riposo: è precisamente con questo alto livello di segnale dello stato di controllo/riposo che si riattivano le naturali funzioni di immunizzazione.

A.

Music Training

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lunedì 26 settembre 2011

Sviluppare Forza Interna (Gong Fu)

      Posizioni statiche e  ordinamento delle dinamiche interne.



Cos'è il Gongfu "interno"? Per la maggior parte degli entusiasti degli esercizi marziali significa allenarsi regolarmente in una serie di movimenti formali, che si suppone sbocchino in uno "sviluppo interno". Da qui questi ricercatori dell'interno iniziano con certi sistemi di esercizi marziali come il Taijiquan Yang, il Taijiquan Wu, lo Xingyi di Sun Lu-tang, il Liuhebafa di Chen Hsi-i, o l'Aikido di Ueshiba.

Generalmente, dopo aver speso un certo tempo con uno di questi sistemi, la maggior parte degli studenti comincia a deviare verso un altro stile, perché sentono che hanno bisogno di qualcosa "di più". Non di rado finiscono con una specie di "zuppa" di Gongfu.

Il problema che la maggior parte degli studenti non si pone è questo: "Questi sono o no esercizi interni?". La risposta è no, non realmente, sono prima di tutto esercizi marziali. Effettivamente non sono altro che un sommario di tutte le applicazioni tecniche importanti di un tema più centrale di principi interni che sono stati coreografati dai signori Yang, Wu, Chen, Sun, Ueshiba, e altri, tagliati su misura per i loro tipi di corpo e di carattere che soddisfaceva personalmente e individualmente il loro proprio ego.

D'accordo, allora cosa manca? Semplicemente questi studenti "vaganti" non sono mai arrivati alla parte dello sviluppo interno. Lo scopo qui non è di contare quanti sono i sistemi interni (in realtà, uno solamente), o qual'è il migliore, il più antico, quello che possiede più variazioni tecniche, che è più letale (tutti lo sono) o quale deriva direttamente da un prete taoista di grande reputazione e fama. Tutti questi maestri di fama erano bravi nel fare la stessa cosa, a prescindere da cosa sembrasse superficialmente; tutti avevano sviluppato la stessa forza basata sull'interno.

Cosa significa "interno"? Solo questo: esistono certi tipi di movimento di risposta che voi avete fatto senza sapere nulla degli antichi, arcani esercizi o delle loro filosofie. Sono modi di risposta che sono inerenti alle forze e alla dinamica della vostra anatomia e fisiologia, modi che sono presenti alla nascita e che quindi esistono senza alcun altro studio. Meglio possono essere definiti "innati", aggiustamenti riflessi che funzionano costantemente per tenere ogni cosa in un ordine bilanciato. Tipiche manifestazioni di questo sono la respirazione, il battito delle ciglia, tossire, scrollare le spalle, indietreggiare, rabbrividire, portare l'attenzione su qualcosa che cambia improvvisamente, i riflessi correttori che mantengono la testa eretta, l'alternanza di mani e piedi nel camminare, e ritirarsi davanti al dolore (ricordate l'ultima volta che vi siete bruciati? Dov'era andato a finire tutto quel "Gongfu del Dragone che ascolta con orecchie d'argento" che avete praticato per gli ultimi cinque anni?)

Allora come si possono sviluppare queste risposte intrinseche? Coltivando le armonie reciproche. Armonia è una di quelle parole bisbigliate degli esercizi marziali che si sentono spesso, ma si capiscono poco. Possiamo sentire, per esempio, che questi e questi movimenti sono in armonia con il suo spirito, o che manca di armonia con la natura, o che i suoi movimenti sono in armonia con quelli di qualcun altro. La coltivazione dell'armonia ha a che fare con la coordinazione attiva dei rapporti delle cose, coordinandole nella maniera in cui stanno in accordo bene e lavorano bene insieme.
La potenza interna deriva dall’armonia accumulata di tutte le vostre parti e delle forze inerenti alle loro strutture, che sono capaci di lavorare insieme come un’unica entità unita. Essere colpiti da un blocco di ghiaccio, ad esempio, causerà un bel po' di danno in più che non essere colpiti da un sacco sciolto di gelatina, anche se entrambi sono fatti principalmente d'acqua. La differenza sta nel fatto che il ghiaccio è più consolidato.

Se appropriatamente allineato, l'intero corpo può essere fatto piegare come una unità singola (analogamente allo scoppio di una granata). Con la pratica potete imparare a rilasciare un largo "lancio" balistico attraverso il vostro intero corpo con una veloce flessione, iniziata da qualsiasi parte, ma recuperata dall'intero corpo, molto similmente ad un cavallo che trema e vibra per mandare via una mosca, o come fareste voi per respingere il freddo.

Quando le vostre azioni marziali possono essere compiute con la stessa facilità dei movimenti quotidiani come questi, allora la vostra abilità sarà senza metodo. E' quindi meglio che il vostro potenziale marziale non sia palleggiato attraverso tutto il vostro corpo, come tanta carne da mettere in mostra, ma rimanga naturalmente nascosta nella vostra anatomia e nei vostri riflessi, pronta quando ne avete bisogno. Imparare a muoversi come un’unità intera è la chiave per imparare questa specie di abilità.

Ma come fare in modo che tutte queste risposte intrinseche funzionino armonicamente a vostro vantaggio? Tutto quello di cui avete bisogno è di allenarvi regolarmente in una posizione eretta stabile, strutturalmente solida, anatomicamente corretta, dinamicamente bilanciata, mentre allo stesso tempo restate in uno stato di grande attenzione in modo da poter cogliere meglio le forze che cambiano e influenzano all'interno il vostro corpo e reagiscono ad esse armonicamente di conseguenza. Se ponete la vostra mente al posto giusto mentre state in piedi, il vostro corpo si prenderà cura di se stesso da solo.

Vedete, il corpo si è sviluppato per essere un sistema autoregolato, autopreservante e autodifeso che funziona meglio nella posizione in piedi, in alto. A causa della continua pressione di gravità, il corpo ha sviluppato il suo efficiente meccanismo anti-gravità, che si aggiusta controbilanciandosi con aggiustamenti riflessi. In altre parole, la posizione in piedi si mantiene da sola, e il corpo sa qual è l'estremità in alto. Per tutto il tempo in cui un individuo è in piedi, è richiesto un naturale livello di tensione per mantenerlo. C'è un continuo tendere e rilassare i muscoli antagonisti insieme contemporaneamente con lo scopo di mantenere il corpo in piedi e in una posizione di comando. Da qui, stare in piedi è un esercizio in se stesso.

Dal momento che tutto, dai sistemi alle strutture del corpo, è interrelato funzionalmente, stare in piedi mette insieme tutto questo per lavorare allo scopo comune: stare in piedi. Quanto più spesso lo fate, tanto migliori diventerete. Una mancanza di comunicazione fra una di queste parti trasferisce i suoi effetti sull'altra. Quindi la reciprocità funzionale, l'armonia reciproca delle parti del corpo scende lungo il "tubo". Sviluppare armonia all'interno vi permetterà di raggiungere armonia all'esterno (assomiglia al tema centrale della vita o no?).

Lo stare in piedi coordinato sviluppa il sistema nervoso centrale e periferico, modifica precedenti maniere di pensare e sentire, e, in cambio, un’alterata coscienza può alterare le funzioni interne e comportamentali.

Quando la posizione del corpo è strutturalmente in ordine, ciò aiuta, ma non interferisce con il miglior funzionamento dell'ordine fisiologico del corpo. Senza lo sviluppo di buoni rapporti fisiologici, non vi è né salute né il potenziale per un'arte marziale. Quando la cosa è perfezionata, questa posizione in piedi coordinata è facile da mantenere, perché la maggior parte del peso è supportato dalle ossa e non dai muscoli - che possono facilmente tenere il peso del corpo se sono correttamente allineate. I muscoli devono solo tendersi e rilassarsi ritmicamente per rendere stabile la posizione e correggere le deviazioni.

Come risultato, le ossa diventeranno più forti, mentre i muscoli, dal momento che sono sottoposti ad una tensione dinamica continua, diventeranno altamente elastici.
Senza lo sviluppo di una buona relazione cinematica, la vostra abilità marziale dovrà basarsi soltanto sulla forza brutale per arrivare agli scopi prefissi. Quindi, nel prosieguo della pratica, l'utilizzo di movimenti che necessitano di un’eccessiva forza muscolare, piuttosto che quelli che utilizzano la forza innata del disegno umano, svilupperà una mentalità che tende a rispondere nella vita con la stessa bruta forza fisica. Il modo in cui una persona pratica influenza le reazioni nella vita.
Andiamo alla connessione asiatica. Qualcuno, il cui nome non sapremo mai, e che comunque non abbiamo bisogno di sapere, ha capito quello che io ho analizzato qui e lo ha trasformato in esercizio: la forza innata, quando coordinata dallo sviluppo di questa sotto lo stress generale di una posizione in piedi che gli permetta di essere autoregolante, diventa più potente.

Più tardi, questo esercizio iniziò ad acquisire un certo quantitativo di formalità, come metodo di insegnamento. Wang Xiangzhai, il fondatore dello stile naturale di Xingyi, per esempio, ha basto un intero sistema marziale, con una modifica veramente minima, su questo concetto chiamato Ta Cheng, che significa "grande risultato". Il metodo di insegnamento arrivò ad includere il significato esoterico (quanto meno se ne sa, tanto meglio) e una serie di nomi in modo che, quando qualcuno chiedesse che cosa stava facendo, glielo si poteva dire. Il nome che sembra sia spuntato fuori è Zhan zhuang, che significa "stare in piedi saldamente" (letteralmente, "stare eretti come un palo che è stato conficcato nel suolo"). E' anche chiamato Zhan Li, che significa fondamento saldo. C'è anche chi l'ha chiamato "saldezza universale".

Virtualmente tutti i sistemi di lavoro marziale hanno una sorta di esercizi di introduzione e di condizionamento, che sono eseguiti da una posizione ferma, una di quelle che i principianti odiano fare è la cosiddetta posizione del cavaliere (tendo a credere che sia chiamata posizione del cavaliere non per il fatto che le gambe sono separate nella posizione di essere sulla schiena di un cavallo, ma a causa del continuo movimento di flessione dei muscoli delle gambe che è richiesto per sostenere la posizione, che porta il corpo a cavalcare su e giù, come sulla groppa di un cavallo). In ogni caso, la maggior parte degli studenti tende a non dare a quest’esercizio l'importanza che merita perché la maggior parte degli insegnanti passano rapidamente da questo a esercizi che gli studenti preferiscono, o ancora tendono a porre troppa enfasi sul fatto di sviluppare le gambe.

Come la costruzione di una casa solida, di una vita stabile, il buon Gongfu ha bisogno di una base forte, una base o una radice su cui crescere e a cui tornare per un riferimento di guida. Se manca questa fondazione, allora tutto sarà debole.

Zhan zhuang, o stare solidamente, è un esercizio che costruisce la fondazione necessaria in cui tutti gli interni sono carenti. Costruisce anche l'abilità intuitiva di distinguere fra una pratica benefica, che sviluppa le risposte della vita innata e la loro unione, dalla pratica vuota, che è praticamente solo gesto e mimo immaginario.

Zhan zhuang è in principio un metodo di ordinamento, di induzione alla relazionalità coordinata e ordinata fra la respirazione, la mente e le sue percezioni, e lo spirito per rispondere, mettendo in ordine la vostra posizione cosicché ogni movimento diventa semplicemente un’espressione consolidata della dinamica interna funzionante, piuttosto che solamente un guazzabuglio di segmenti del corpo disuniti e le loro energie.

Zhan zhuang è costruire la migliore posizione e di trovarla intuitivamente. La migliore è quella in cui i segmenti del corpo sono bilanciati in una posizione di massimo supporto con il minore sforzo. Idealmente, la vostra posizione deve essere fermamente supportata dalle ossa piuttosto che dai muscoli. Il vostro stare eretti deve essere così delicatamente bilanciato, che sarete capaci di muovervi con un minimo di aggiustamento quando disturbati, e ugualmente abili di ricostruire questo equilibrio da soli. Capaci di muovervi con il minimo degli sforzi significa il massimo dell'efficienza. Con le ossa che portano la maggior parte del peso, i vostri muscoli saranno liberi di concentrarsi sul come muovere più velocemente il corpo e sul come mettere più "effetto frusta" nel vostro "lancio di energia" marziale.

Zhan zhuang allo stesso modo coltiva uno stato di presenza che non impedisce né le funzioni fisiologiche normali né impone o impianta una manipolazione anormale dei normali processi di biofeedback.

Come lo Zazen (la meditazione Zen seduta), Zhan zhuang è, né più né meno, attenzione al presente; incontrarsi con le cose così come sono piuttosto che come voi pensate dovrebbero essere. Come lo Zazen, vi ponete in una posizione, il corpo eretto, semplicemente e saldamente bilanciato, con la vostra schiena diritta. Comunque, dal momento che il Zhan zhuang usa una posizione eretta coordinata, ne risulta una migliore integrazione fra tutte le parti del corpo, specialmente fra le gambe e le mani.

Zhan zhuang può essere accuratamente definito come un esercizio interno e naturale. E' interno, in quanto il suo metodo di movimento si origina dal controllo dinamico di un essere vivente. Può essere chiamato a pieno diritto naturale in quanto accetta e rimane nei principi del mutamento, le regole della natura che noi oggi chiamiamo fisica.
Enigmaticamente, Zhan zhuang può essere definito una forma dentro la forma e una forma senza forma, un’espressione di linguaggio spaziale universale.

A.